Contaminazione crociata

L’igiene è da sempre un tema di rilievo ma in questo periodo sta acquisendo una grande rilevanza tanto da farci immaginare disposizioni ministeriali che ne dettino per gli ambienti pubblici le regole.

In attesa di queste norme abbiamo dei suggerimenti in termini di tecniche e di prodotti che pensiamo possano essere utili a tutte le attività che ricevono persone.

In questi ambienti gli operatori delle pulizie sono molto attenti ad evitare la contaminazione crociata che è il passaggio, indiretto, di microbi patogeni da superfici contaminate ad altre superfici attraverso le nostre mani, o le attrezzature, o altri strumenti che utilizziamo.

La contaminazione crociata

Per ridurre al minimo questo rischio nelle nostre case, o nei piccoli negozi, possiamo usare alcuni accorgimenti semplici come utilizzare panni per la pulizia differenti per ogni stanza. Ad esempio si può pensare di associare, ad ogni stanza, un panno di un determinato colore per non rischiare di confondersi.

Per la pulizia del bagno diversificare ancora dividendo almeno in tre parti la pulizia: il wc, i vari sanitari, i mobili e le altre superfici.

A questo proposito la microfibra, sebbene sia un prodotto sintetico, è da preferire ad altri materiali e in seguito vi spiegheremo meglio perché.

Per i pavimenti sarebbe meglio evitare la scopa e utilizzare dei cattura-polvere monouso che intrappolano le particelle nelle fibre evitando che vengano inalate o nuovamente disperse sulle superfici.

Se avete aspirapolvere con sacchetti attenzione al momento in cui vengono sostituiti. Usate guanti e mascherina e tenete il viso il più lontano possibile evitando di far venire a contatto le mucose con la polvere che inevitabilmente fuoriesce durante l’operazione.

Una volta terminato mettete il sacco dell’aspirapolvere in un altro sacchetto, insieme ai guanti e alla mascherina, chiudete bene e prima di gettarlo. Subito dopo igienizzate bene le mani.

Se avete un aspirapolvere senza sacchetto vale sempre la regola del maneggiare meno possibile, e con protezioni adeguate, i filtri da lavare. Il lavandino usato per il risciacquo andrebbe sanificato subito dopo.

Al posto dello straccio in cotone per lavare sarebbe preferibile, anche in questo caso, utilizzare strumenti in microfibra e successivamente procedere al lavaggio ad alte temperature, utilizzo del mop con il sistema delle vasche separate consente di non entrare in contatto con lo straccio stesso.

Perché preferire la microfibra?

E’ un materiale con pori sottili, ha una carica elettrostatica che la rende in grado di assorbire bene e soprattutto di attrarre lo sporco anche microscopico.

Inoltre assorbe umidità e liquidi velocemente permettendo di pulire con meno fatica e in minor tempo, si lava facilmente e il suo ciclo di vita è molto lungo, pur dovendola smaltire come prodotto sintetico il bilancio ambientale resta positivo.

Le sue caratteristiche consentono infatti di diminuire notevolmente (se non eliminare del tutto) l’uso di prodotti chimici per la pulizia che possono risultare tossici o creare problemi nei soggetti più sensibili e sicuramente sono deleteri per l’ecosistema.