Ecoricariche

Combattere gli sprechi di qualunque tipo è sempre positivo, ma in questo periodo di crisi ambientale ed economica ha una valenza maggiore.

I prodotti per l’igiene della casa e della persona sono tra quelli che si acquistano con più frequenza e finiscono velocemente. Il sapone per le mani, ad esempio, in una famiglia di 3 o 4 persone, si esaurisce in fretta, così pure detersivi per i piatti, per la lavatrice, ecc.

Ovviamente più si è in casa più si consuma, se si hanno bambini piccoli e/o animali in casa la frequenza delle pulizie aumenta e con essa la spesa. I flaconi vuoti vengono gettati via, aumentando notevolmente anche la produzione di rifiuti in plastica.

Una ricerca ha stimato che ogni individuo consuma in media 20/22 flaconi di plastica all’anno, che si traduce in cifre spaventose: 20.000.000.000 di flaconi pari a 700.000.000 kg di plastica, la maggior parte dei quali se va a spasso per gli oceani, le correnti le raggruppano in grossi agglomerati, gigantesche isole di spazzatura che sono state definite come “il settimo continente”.

Per ridurre i costi e l’impatto ambientale in molti si sono convertiti alle ricariche, un trend in costante crescita che vede aumentare l’utilizzo di ecoricariche e prodotti sfusi.

I flaconi tradizionali impiegano il 70-80% in più di plastica rispetto alle ecoricariche, la differenza è oggettiva, le confezioni standard sono grandi, rigide e robuste, con tappi di un certo ingombro, mentre le ricariche sono buste morbide e sottili con piccoli tappi che in media costano il 20% in meno.

Ormai tutti marchi più famosi, ascoltando le esigenze e le richieste dei consumatori, hanno reso disponibili le loro ricariche ufficiali in questi formati più green ed economici. Inoltre sono disponibili anche confezioni di ricariche di marchi meno conosciuti che permettono di risparmiare qualcosa in più.

In questi casi però è sempre bene controllare che le caratteristiche del prodotto siano simili a quelli che si già si utilizzano per evitare possibili allergie o fastidi nei soggetti più predisposti.

E’ facile anche trovare la combinazione “prodotto+ricarica”, il flacone si acquista solo all’inizio e si può conservare per essere riempito di volta in volta. Un’ottima soluzione per avere in casa la comodità del contenitore rigido con il suo tappo dosatore, evitando che diventi spazzatura non appena esaurito il contenuto.

Alcuni marchi bio, particolarmente sensibili al tema, stanno sostituendo persino il flacone principale con prodotti alternativi ecocompatibili.

Il packaging è un dettaglio fondamentale per la vendita e il riconoscimento dei marchi, tanto che anche le case produttrici di make-up, vista la crescente attenzione alla salute del pianeta, hanno pensato di convertire le confezioni esterne con cartone riciclato, plastica vegetale o FSC e hanno reso possibile anche il refill delle palette in plastica, mettendo sul mercato le cialde per ombretti, terre, rossetti che possono essere sostituite una volta finite.

Sono tante le piccole attenzioni che ci permettono di fare la differenza e hanno il doppio vantaggio di aiutare l’economia domestica e la tutela dell’ambiente.